Secondo Christiane Tourtet, Presidente di “International MCS/EMS Awareness’ ” l’MCS è un problema di salute pubblica e più del 30% della popolazione mondiale sarebbe stata sensibilizzata a seguito di un’esposizione a prodotti tossici presenti nell’ambiente. Fra i paesi più colpiti, tutti i grandi paesi industrializzati, Europa compresa.
C’è chi ritiene che i malati di MCS siano quasi una sorta di “sentinella ambientale” , un avvertimento di quello che potrebbe accadere ad un numero sempre più elevato di persone, se il processo d’industrializzazione arriva a saturare completamente l’ambiente con i suoi veleni.
Ma conosciamo davvero quelli che sono i più diffusi killer ambientali con i quali veniamo a contatto più o meno consapevolmente ogni giorno indipendentemente dalla mansione e/o dalle circostanze di vita?
Secondo il prof. Ugazio, relatore al 1° Congresso internazionale sulla MCS di Modena, l ’attività edilizia, sia quella costruttiva sia quella ristrutturativa, è la sorgente dei più diffusi e rischiosi agenti patogeni. Oltre ai minerali di base, talora diffusi sotto forma di polveri, troviamo i leganti, i collanti, i solventi che possono emettere anche i pericolosi composti organici volatili (COV). Spesso, gli adesivi di moquette e di tappezzerie emettono vapori di solventi, di formaldeide, di ingredienti nocivi che partecipano alla composizione di manufatti usati nelle strutture edili e negli arredamenti usati nelle opere edili. Per esempio, i pannelli in truciolato che compongono alcuni mobili sono infernali per i malati di MCS.
Gli spazi confinati, abitazioni, nosocomi, scuole, uffici, fabbriche, luoghi di culto, luoghi ricreativi, possono essere – talora – il teatro di diffusione anche di microparticelle e/o di vapori di detergenti, di ammorbidenti (ftalati), di disinfettanti, di pigmenti, di lucidanti, di profumazioni di mascheramento, di fumi di tabacco. Oltre a questi agenti nocivi, secondo gli stili di vita degli abitanti di tali ambienti confinati, e/o dei lavoratori che vi ci operano, i vari soggetti possono essere esposti ai campi elettromagnetici di base emessi non solo dai circuiti di distribuzione di energia elettrica, sia per uso domestico, sia industriale, ma anche dagli impianti di telefonia mobile e da tutte quelle apparecchiature di trasmissione di suoni, di immagini, di conversazioni, attuata con televisori, computer, smart meter (telerivelatori dei consumi di luce, di gas, di acqua) e telefoni cellulari .
Poi non sono da meno i toner delle stampanti e delle fotocopiatrici. Ancora, negli spazi confinati, i soggetti possono essere esposti, oltre che al fumo di tabacco, anche a quello dei bracieri (barbecue) indoor o outdoor, agli impianti di riscaldamento propri o d’altri.
Nei cibi che mangiamo, nell’acqua e nelle bevande che beviamo, nell’aria che respiriamo, sono reperibili, in origine o per additivazione secondaria, composti che possono essere patogeni per i predisposti, o non essere tollerati dai malati di MCS. Si tratta di coloranti, di conservanti, di impermeabilizzanti (nei tetrapak).
Anche i farmaci non sono sempre del tutto innocenti. Per esempio, i vaccini contengono, oltre alla parte immunogena – preziosa – l’Al come adiuvante e il MeHg come conservante ma, Al e Hg sono neurotossici. Dal canto loro, molti chemioterapici contro il cancro sono patogeni per la MCS. Tralasciamo poi, per carità, la piridina dell’alcol denaturato, profuso dappertutto per disinfezione.
Riuscendo all’aperto, dobbiamo tener conto che le auto ibride, grazie al motore elettrico, appaiato al motore a scoppio tradizionale, producono Campi Elettro Magnetici (CEM). Qui, anche l’asfaltatura può nuocere.
Questi sono solo alcuni dei prodotti pericolosi soprattutto per sovraccarico e accumulo e per persone predisposte.
Tutti i tessuti, tutti gli organi, tutti gli apparati dell’organismo possono manifestare le conseguenze delle alterazioni che stanno alla base delle lesioni biochimico-molecolari che sono espresse a livello della patogenesi continua il Prof. Ugazio, e i sintomi sono variabili, sia per la localizzazione, sia per l’intensità, da un soggetto all’altro.
Alcuni dei principali sintomi potrebbero essere:
- rino sinusite
- acufeni
- otiti ricorrenti
- poliposi
- asma
- ipersensibilità ai solventi
- A.D.H.D
- depressione
- manie
- convulsioni
- emicranie
- perdita di memoria
- eczema
- orticaria
- eruzione cutanea
- fibromialgia
- tunnel carpale
- artrite
- lupus
- colon irritabile
- reflusso
- sindrome cronica da affaticamento
- aritmie cardiache
- tachicardie
- fenomeno di Reynaud
..E le liste potrebbero continuare ancora sia per quanto riguarda i prodotti tossici che per i sintomi.
Claudia Boni – Ufficio Stampa 360GradiEventi