LA COMUNICAZIONE NON VERBALE

Comunicazione non verbale

La comunicazione non verbale

L’importanza del linguaggio non verbale

Nel campo della comunicazione, prestare attenzione al linguaggio non verbale è molto importante, dal momento che la specificità del linguaggio non verbale consiste nell’esprimere in modo immediato stati d’animo ed emozioni.
E’ con il corpo ci presentiamo al mondo, e comunichiamo il nostro interesse/disinteresse per l’altro.

Quali sono le componenti tipiche della comunicazione non-verbale?

• i movimenti del corpo come i gesti, le espressioni del viso, gli atteggiamenti;
• le posizioni nello spazio come la distanza tra sé e gli altri;
• la sensibilità tattile e olfattiva che si determina a distanza ravvicinata;
• gli artefatti come l’abbigliamento, il trucco, gli ornamenti

Quindi, come abbiamo detto, il linguaggio del corpo dice la verità e spesso smentisce quello che diciamo a parole. Esso è dunque la via naturale attraverso la quale si esprimono gli stati d’animo e può portare in contatto diretto con le emozioni più profonde: le paure, ansie, gioie che vengono trasmesse direttamente ai gesti della mano delle gambe e i muscoli del viso.
Se, per fare un esempio, interiormente pensiamo che il cliente è “fastidioso”, ci fa “perdere tempo” o che è troppo esigente, nel momento in cui un cliente viene nello studio e inizia a raccontarci di se stesso, ecco che il nostro linguaggio non verbale smaschera questi pensieri senza che a parole li abbiamo esplicitamente espressi.
Ancora, la nostra mente può decidere di esprimere o meno verbalmente tali sensazioni o emozioni, ma sappiamo che a volte è meglio tacere. Ad esempio possiamo dire di non essere infastiditi, però a smentire ciò che stiamo affermando può essere un piccolo gesto compiuto involontariamente dal nostro corpo al quale, di solito, nessuno presta attenzione.
Ecco dunque l’importanza di concentrare la consapevolezza sul proprio linguaggio non verbale, sul proprio stato d’animo, in modo da evitare fraintendimenti o atteggiamenti di difesa da parte degli altri.

Come si classificano gli stati d’animo?

Ci sono varie maniere di classificare gli stati d’animo ed è utile focalizzarci su alcuni in particolare. A fini pratici, da comprendere quando comunichiamo con un altro individuo, di qualunque natura sia il rapporto sono:

1. ATTENZIONE
2. INTERESSE
3. GRADIMENTO
4. RIFLESSIVITA’

Quali sono i gesti che accompagnano ciascuno di tali momenti?

• L’attenzione che una persona mostra rispetto ad una situazione di ascolto si riesce a capire dalla postura del corpo. Per esempio, portare il busto in avanti è indice di attenzione.

• Gradimento è legato alle labbra e ai cosiddetti baci analogici. Oppure mordicchiarsi le labbra, che sta a significare: “vorrei ma non posso”.

• Giocherellare con un anello, un braccialetto ecc. ecc. indica interesse.

• Passarsi una mano fra i capelli è collegato a desiderio di coinvolgimento.

• Interesse è legato all’olfatto tranne quando ci si passa il dito strofinandolo sotto le narici.

• Riflessione è un dialogo interiore e si manifesta con micromovimenti del tipo circolari come toccarsi l’orecchio. Quando ci si tocca il mento c’e una maggiore riflessività.

Autore

Dott.ssa Marilù Mengoni – Psicologo del lavoro

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