Approfondiamo la conoscenza dei relatori di “cibo salute e felicità”. La dott.ssa Sabine Eck

Uno dei relatori della tavola rotonda del mattino  sarà la dott.ssa Sabine Eck che si definisce un medico curioso  nonchè  appassionata ricercatrice ed esperta di medicina naturale. Anche il suo sito è curioso e ricco di tanti spunti di riflessione non così scontati. Lei ritiene che ogni medico, ogni paziente, così come ogni potenziale medico e ogni potenziale paziente dovrebbe addentrarsi ogni tanto in una meditazione individuale sul “concetto salute”, giusto per porre un valido contrappeso alle sempre più indigeste inform-azioni sulle ormai infinite malattie. Perchè siamo sempre in guerra? Si combatte contro i germi, contro geni impazziti, contro le infiammazioni e le febbri, contro il peso, contro le allergie, contro gli auto-anticorpi, contro potenziali sovra-infezioni, contro il colesterolo, contro… e ancora contro!

Cosa potranno mai dire della nostra epoca fra 3.000 o 4.000 anni!? Forse ci ricorderanno come quelli dell’epoca di coloro che avrebbero potuto creare un paradiso terrestre, ma che per un qualche problema di comunicazione (comunis = in sintonia) hanno perso la bussola, e così alla fine, nella generale confusione, combattevano tutti contro tutti.

Il SINTOMO, secondo l’interessante interpretazione della dott.ssa Eck è  un “geroglifico personale” che attende solo di essere decodificato. In questo senso la malattia può essere vista anche come un’impronta dell’anima… o dei sentimenti, dei traduttori emozionali della vita quotidiana, dei rapporti umani, del contatto con l’ambiente, della pessima alimentazione, dell’impronta educativa, dei conflitti che produciamo.
I rimedi, ovvero le medicine naturali che accompagnano questo suo percorso, sono l’omeopatia, la fitoterapia, la gemmoterapia, la spagirica, rimedi secondo il metodo del Prof Enderlein (Polimorfismo), e consigli alimentari. Ma la verità è che ogni paziente possiede un proprio talento per guarire. E al medico spetta l’onore di scovarlo!

“La medicina è un’atto di impronta femminile”; curare significa fare ciò che dovrebbe fare ogni madre con i suoi figli: ascoltare, attendere, suggerire, accompagnare, guidare… e infine insegnare a mettersi sui propri piedi.

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